Giochi, canti e sorrisi (2° parte)

“Sono felicissima, anzi al settimo cielo”

Dire “oggi sono felice” sembra facile ma è il frutto di un lungo percorso di cui siamo stati testimoni privilegiati, e anche se lo abbiamo già detto altre volte vogliamo ripeterlo perchè è proprio così. Sul sito trovate l’inizio di questa storia, ma quello che è accade dopo è troppo bello per tenerlo solo per noi. In questa storia il nostro compito è stato riconoscere il valore unico e irriducibile di questa splendida  ragazza e darci da fare per favorire le occasioni  perché lei stessa potesse esprimere i suoi talenti e i suoi doni.

Mi sembra ieri quella mattina in cui insieme ad Angela aprimmo il cancello della Casa di riposo, invece sono passati quasi due anni. Penso che non potrà mai dimenticare i primi sorrisi di tutti i “nonni” e le “nonne” (come li chiama lei) incontrati quella mattina, giorno dopo giorno, attività dopo attività ciò che cerca di fare è soltanto di donare affetto, accorgendosi di ricevere più di quanto potesse immaginare.

Angela sognava di accudire le vite al crepuscolo e così con l’Associazione ha iniziato il tirocinio durato un anno. Non c’è giorno in cui sono andata a trovarla che non mi accogliesse con un sorriso e un abbraccio, gli stessi che dedicava ai suoi cari nonni.

“Sono strafelice e strasoddisfatta del mio dovere al Morando, i nonni mi cercano sempre, anche il pomeriggio quando non ci sono. Che teneri. Come ci rimangono male quando gli dico che non ci sono”.

“Sono contenta che Grazia abbia fiducia in me”.

Così i giorni passano, Angela oramai è diventata un punto di riferimento per la casa. Anche la sua vita si arricchisce di impegni, e tra le sue nuotate in piscina, la ginnastica e la sua vita fuori arriva una notizia incredibile. Angela è stata assunta. “Sono strafelice e al settimo cielo”.

All’indomani della notizia mi sono precipitata al lavoro da lei e questa volta sono io che non dimenticherò mai più quell’abbraccio e quegli occhi che strabordavano di gioia, fierezza e tanta voglia di continuare la strada con i suoi nonni.